Dal Museo Egizio di Torino arriverà la prossima settimana per essere esposta al museo di Israele a Gerusalemme la Stele di Ramose (1300 circa avanti Cristo) in una nuova esposizione intitolata ‘Faraone a Canaan: la storia non detta’.
L’opera si presenta divisa in due registri: nella parte superiore, al centro, la raffigurazione della dea Qadesh in piedi sopra un leone. Sulla destra il dio Reshep regge armi nelle due mani e porta sul capo una corona che ricorda la corona bianca dell’Alto Egitto. Sulla sinistra troviamo il dio itifallico del deserto orientale Min-Amon-Ra.
Nel registro inferiore sono presenti un uomo e una donna inginocchiati con le braccia levate in atto di adorazione: sono Ramose “scriba reale nella Sede della Verità” e la consorte Mutemunia. I due sono incorniciati da sette colonne di geroglifici.
Per la prima volta la mostra – ha spiegato il Museo di Gerusalemme – racconterà l’epoca del regno egiziano sull’antico Israele, la terra di Canaan: un periodo caratterizzato da una profonda e mutua influenza tra i due popoli. “Migliaia di anni dopo – ha aggiunto il Museo – si può capire che quei rapporti hanno ancora un impatto su tutti noi ancora oggi”. La Stele di Ramose sarà un pezzo importante della rassegna che – secondo il direttore del museo James S. Snyder – “svela estetica sorprendente, riti e affinità culturali sorprendenti sviluppatisi tra i due distinti paesi”.